GFOREX E LA GTL DI RIAZ: L’ATTENZIONE SULLO SCACCHIERE SVIZZERO
Era l'HSBC la Banca svizzera su cui Riaz ed i suoi collaboratori hanno trasferito i quasi trenta milioni di dollari dei risparmiatori italiani?
L’attenzione sempre crescente verso lo scandalo di GFOREX
che ha privato dei propri risparmi 400 famiglie italiane si arricchisce ogni
giorno di più di nuovi particolari.
Sono arrivate dalla Svizzera le conferme ad alcune indiscrezioni:
informazioni assai interessanti su una società della galassia di RIAZ
che ha avuto una parte,
riteniamo non secondaria, nello sfascio della GFOREX.
Ma andiamo per ordine.
Da fonti confidenziali vicine ai risparmiatori era emerso da
tempo che Riaz aveva propri uomini di fiducia in Svizzera, fra i quali pare che
vi fosse un certo STEPHEN HOWARTH un soggetto vicino all’ambiente bancario
della HSBC. Costui avrebbe curato per conto di Riaz transazioni e trasferimenti
di denaro all’estero in modo non proprio "regolare".
Sempre in Svizzera aveva sede la GLOBAL TRADEWAVES S.A., una
società iscritta nel registro delle imprese svizzero dal 16/04/2007 e cancellata in data 06/06/2011,
con sede in Meyrin del Cantone di Ginevra.
La cosa interessante di questa Società è che figura tra le
firmatarie del famoso “accordo-prestito” dell’11/05/2010, di 20 milioni di
dollari intercorso tra la
GForex e Riaz. E’ tra le firmatarie, però, stranamente, non
compare nel frontespizio del contratto.
Forse perché dal 14/08/2009 la società era in liquidazione!
Dunque, Di Fonzo si è fidato di Riaz che ha fatto firmare l’accordo di
prestito ad una società in liquidazione che, ovviamente, nulla poteva garantire
e che, probabilmente, non poteva neanche firmare l’accordo né avallare il suo adempimento.
Ma Di Fonzo poteva essere così ingenuo da ignorare la circostanza che la
GTL svizzera fosse in liquidazione? E che dal 07/10/2009 era scaduto il
termine ufficiale per potere rivendicare i propri crediti dal
liquidatore?
Evidentemente, c'è qualcosa che non quadra. Ed è qualcosa che Di Fonzo (se già non l'ha fatto) dovrà riferire ai magistrati.
La GTL
svizzera era verosimilmente una società-ponte fiduciaria per le transazioni
facenti capo a Riaz. Ed assai verosimilmente, pur nella stasi dell’attività
dovuta alla liquidazione, la GTL
svizzera disponeva di liquidità e di mezzi finanziari.
Quanti? Come? Sono
domande a cui per il momento non sappiamo rispondere.
La liquidazione, in un primo tempo, viene affidata allo
studio legale degli avvocati Lecocq, con sede in Ginevra, Route de Frontenex n.42.
Liquidatore è la persona di Lecocq Dominique.
Dal 29/04/2010, però, qualche giorno prima dell’accordo-prestito,
la liquidazione della GTL svizzera, viene di colpo revocata a Lecocq ed
affidata a WASSEEM ASHRAF, uno strano tipo di manager che opera prevalentemente
in ambito finanziario sull’asse LONDRA-DUBAI, e che risulta conoscenza fidata
di RIAZ e che si occupava sin dal 01/09/2008 della GTL svizzera come
amministratore.
Il liquidatore Ashraf ha poteri di firma singola. E’ sua la firma
in calce all’accordo-prestito di 20 milioni di dollari?
In prossimità della dichiarazione di fallimento della GFOREX, la GTL svizzera, in persona del
suo liquidatore, dichiara che la liquidazione è stata completata ed in data
06/06/2011 la Società
viene cancellata dal registro del commercio.
Che ne dite?
Non è interessante che questa Società sia comparsa a fianco
di Riaz per avallare l’accordo-prestito?
Ed i bilanci di questa Società… Non sarebbe interessante
darci una sbirciatina? Così come ai suoi rapporti bancari?
Qualcosa di sicuro potrebbero saperne il sig. CORBI PAOLO o,
piuttosto, FREY CHRISTIAN o anche lo stesso WASSEEM ASHRAF, consiglieri di
amministrazione della disciolta GTL svizzera e quest’ultimo anche liquidatore.
Quali legami aveva realmente Di Fonzo e la GFOREX con la GTL svizzera?
Era da questa strana società con sede nel cantone ginevrino
che i soldi degli italiani truffati hanno spiccato il volo verso Dubai o verso
le Isole Vergini, magari con l'ausilio del sig. STEPHEN HOWARTH e della sua HSBC ?
Post tratto dal' seguente link:
http://www.thenational.ae/news/uae-news/italy-seeks-dubai-man-in-us-36m-fraud-case
Italy seeks Dubai man in US$36m fraud case
DUBAI // A local businessman is under investigation by Italian authorities in relation to a US$36 million fraud case in Milan.
Mahmood Riaz is the subject of an official inquiry, says the Guardia di Finanza, a law-enforcement agency that handles financial crimes.
His former business partner in Italy, Claudio di Fonzo, was recently arrested and charged with bankruptcy fraud.
An officer with the Guardia di Finanza said they did not know of Mr Riaz's whereabouts. "We are trying to find him," the officer said.
Mr Riaz, a Pakistani businessman, founded GTL Trading in Dubai. Through his lawyer in Italy, he declined to comment.
Reports on the case emerged late last year, when about 400 Italian investors who lost their life savings were searching for answers.
The investors had entrusted their money to Mr di Fonzo's company in Italy, Gforex, which is now bankrupt.
"I don't think I'm going to get my money back any more," said Rita La Rocca, 36, a mother in Sicily whose family lost more than €100,000 (Dh476,500).
"I think it's too long and too difficult. We're so far away."
A spokesman for Mr di Fonzo declined to comment this week.
Earlier, he said he sent the investors' money to a brokerage account he opened with Mr Riaz to trade on the foreign-exchange market.
Although GTL Trading is based in Dubai, Mr di Fonzo said he opened the account with a company Mr Riaz ran in Switzerland.
Mr di Fonzo claimed Mr Riaz siphoned money from the account and blocked his access to the trading platform.
Mr Riaz's lawyer in Italy, Matteo Cornali, denied the allegations, blaming the Gforex bankruptcy on mismanagement.
Mr Cornali said Mr Riaz worked closely with Gforex through a British Virgin Islands company called Global Tradewaves.
That company "did suffer market instabilities" in 2010, he said.
But at that point, Mr Riaz and Mr di Fonzo signed an agreement saying any money Global Tradewaves owed Gforex had been converted into a $20m (Dh73.4m) loan that was guaranteed by GTL Trading.
Mr Cornali said Global Tradewaves had repaid some money, but has been unable to repay the full amount because the agreement needed to be clarified.
The Guardia di Finanza announced Mr di Fonzo's arrest on September 25, calling the investigation "Operation Sender Box".
Investigators discovered an organised fraud in which more than $36m was collected from Italian clients, passed through foreign brokers and diverted, the Guardia di Finanza said.
In all, 36 people were cited "for various levels of improper exercise of financial activities" and six employees of two banks were reported for failing to observe due diligence.
Investigators also sequestered 522 asset-management contracts.
They asked for judicial assistance from the British Virgin Islands to confirm "the destination of illicit proceeds", the Guardia di Finanza said.
The case has been forwarded to the Milan prosecutor to launch an investigation.
"It's good news but I would like to have my money back, believe me," Ms La Rocca said. "I have family, I have two children. My husband works very hard."
Maria Bietolini, a communications consultant in Milan who lost €70,000, said she was cautiously optimistic.
"We are near but the problem is that everything is happening now in Italy," she said. "As you know, Riaz is not in Italy. Our money is not in Italy.
"So we need to have some pressure also on the international level to get more help from foreign institutions."
A woman who answered the phone at GTL Trading said Mr Riaz was out of the country.
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