Un paio di precisazioni in merito alla
questione della regolamentazione elvetica sui forex brokers,di cui ho scritto nel precedente post,dato che
mi sono pervenute alcune richieste di chiarimento a tal riguardo, via
messaggio privato, tramite il profilo Google+.
Confermo che la normativa elvetica sul
forex era molto permissiva almeno fino al 2009,in quanto
l'intermediazione sui cambi ,essendo un mercato OTC,era considerata
una sorta di zona grigia.
Era sufficiente la sola iscrizione alla
camera di commercio e la registrazione con un semplice ente di
autoregolamentazione privato senza alcuna garanzia per i clienti.Infatti
la Global Tradewaves non risultava regolata dall'ente di controllo
federale (SFBC/FINMA) ma dalla Polyreg,una semplice agenzia privata.
Pertanto,fino al 2009 (dal 2010 la
normativa è cambiata) in Svizzera non era necessaria una licenza
bancaria né erano previsti i conti segregati diversamente da quanto
già accadeva ad esempio,per i brokers USA regolati molto
rigidamente dalla CFTC.
Ma anche qualora Gforex ,come sostiene
Di Fonzo.si fosse accordata con la GTL per l'apertura di conti
segregati,essendo questi comunque dei conti intestati al broker e su
cui la banca non ha il potere di effettuare alcun controllo sui
flussi di denaro,sarebbero stati in ogni caso facilmente bypassabili da un broker
fraudolento,in assenza di severe verifiche da parte dell'ente
regolatore.Cosa che infatti è puntualmente avvenuta.
In conclusione quindi,quanto sostiene
di Di Fonzo,circa il fatto che i forex brokers registrati in Svizzera
sarebbero noti per essere sottoposti a rigidi controlli,non è altro che l'ennesima corbelleria.
Alla fine,sorge spontanea sempre la
solita domanda:ma Di fonzo ci è o ci fa?...
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Gforex,Gtl Trading,Mahmood Riaz,Alessandro Spinardi,Claudio Di Fonzo,una truffa da 26 milioni di euro