Il rifugio di Dubai per il ricercato
Mahmood Riaz,non sembra essere poi così sicuro come si
credeva,almeno a giudicare dalle recenti notizie pubblicate dai media riguardanti l'arresto di un latitante italiano eseguito dai carabinieri,proprio a Dubai.
Questo significa che le autorità
emiratine sono piuttosto collaborative con la giustizia italiana.
Stando così le cose e considerando che
per il faccendiere pakistano una condanna per bancarotta fraudolenta
e truffa aggravata è pressochè certa (prescrizione
permettendo),forse,in un prossimo futuro Riaz dovrebbe cominciare a preoccuparsi e valutare seriamente la possibilità di cercarsi un altro covo più sicuro in cui
nascondersi,magari in Pakistan nella zona tribale,come fece Osama Bin
Laden...
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