venerdì 28 settembre 2012

Claudio di Fonzo arrestato.Mahmood Riaz ancora no



http://archiviostorico.corriere.it/2012/settembre/26/Gforex_crac_dei_cambi_tesoro_co_9_120926057.shtml

Gforex, il crac dei cambi Il tesoro scomparso a Dubai

L' inchiesta L' inchiesta della Procura di Milano: l' accusa di bancarotta. Tra i truffati ci sarebbero anche esponenti della criminalità Arrestato Di Fonzo, ricercato il socio pachistano Riaz

MILANO - Il copione secondo la Procura di Milano era quello di «Prendi i soldi e scappa». Uno dei due, Mahmood Riaz, per ora c' è riuscito. Per l' altro, Claudio Di Fonzo, sono scattate nei giorni scorsi le manette del comando provinciale milanese della Guardia di Finanza. La vicenda della Gforex e dei suoi resistibili rapporti con la Gtl Trading di Riaz - una Dubai connection che ha causato un buco da 26 milioni di euro ai danni di 400 risparmiatori italiani - era stata denunciata dal Corriere già nel dicembre scorso. «Le indagini - hanno fatto sapere le Fiamme gialle - hanno permesso di ricostruire un articolato meccanismo fraudolento, finalizzato alla raccolta del risparmio da numerosi clienti, collocati su tutto il territorio nazionale, attraverso la sottoscrizione di contratti di gestione in cambi e il conseguente conferimento delle somme di denaro da investire nel mercato dello scambio valute». La classica girandola passata dalla Svizzera, rimbalzata a Dubai e finita in un buco nero senza ritorno quale il conto presso la First International Carribean Bank di una società delle Virgin Islands. Una vera e propria Dubai connection. I due principali attori della vicenda, comunque, dopo quasi un anno vissuto navigando a vista, avevano iniziato a subodorare puzza di bruciato, questa volta a loro spese. Di Fonzo, 42 anni, un ex marketing specialist della Popolare di Lodi che nel 2007 aveva deciso di mettersi in proprio con la Gforex, aveva rilasciato un' intervista meno di un mese fa a economiaweb.it. Il contenuto? «Riaz si è appropriato indebitamente del denaro» e anche lui, Di Fonzo, altro non è che «una vittima». Non solo: scendendo in campo in propria difesa nei blog e nei forum animati dai 400 risparmiatori della Gforex messa in liquidazione il 9 giugno 2011, Di Fonzo aveva accusato Riaz di aver perpetrato una truffa simile ai danni di 700 suoi connazionali pakistani. Di questo e di altro ora dovrà parlarne con la magistratura. Da parte sua Riaz, attraverso il suo difensore italiano, aveva girato uguali accuse all' ex socio: «Il mio cliente crede che Gforex avesse fornito falsi documenti ai propri investitori commettendo una frode». Sempre tramite l' avvocato, Riaz aveva fatto poche settimane fa una richiesta alla Procura di un 335 (certificato di indagine preliminare) per sapere cosa bollisse in pentola. Peraltro in questi mesi non sembra essere rimasto con le mani in mano: dai nostri ultimi articoli Riaz ha riattivato il sito www.gtltrading.com di Dubai rendendolo più cool ed attrattivo anche se negli Emirati non può sostanzialmente più operare per la mancanza di certificati idonei. In questo momento, dopo il nulla di fatto delle indagini a Dubai, risulta operare in Australia. La Guardia di finanza dovrà eseguire l' ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, anche se è difficile pensare che il fondatore della Gtl Trading possa pensare di fare un viaggio nel Belpaese di questi tempi. Meno che mai che sia disposto a venire a spiegare di persona come sarebbero andati i fatti. Ciò che rimane è solo la cronistoria di un incubo iniziato per i 400 spericolati risparmiatori una sera del maggio 2011 con un' email di Di Fonzo per metterli al corrente «dell' improvviso e grave inadempimento della controparte di riferimento Global Tradewaves Ltd». Da quel momento in poi ci sarà una sola certezza: dei 26 milioni di euro, affidati alla Gtl per lucrare guadagni a due cifre addirittura garantiti dai primi prodotti giocando con un fantomatico algoritmo che permetterebbe di spremere soldi dai cambi, non c' è traccia. Per la procura il denaro veniva dirottato sulle piattaforme di trading di Riaz per poi essere distratto «a vantaggio di ambedue i soci». Tanto che per adesso l' accusa è «solo» di bancarotta fraudolenta ma non di truffa. Mistero nel mistero: come mai dei 400 investitori solo 2-3 avrebbero sporto denuncia? In Procura c' è chi sospetta che tra i truffati ci possa essere qualche esponente della criminalità. Il che ci lascia con un interessante quesito: il criminale truffato ha eguali diritti? E un ulteriore dubbio: non si può tralasciare l' ipotesi che si tratti in parte di denaro da riciclare. Siamo solo agli inizi. msideri@corriere.it RIPRODUZIONE RISERVATA **** Sul «Corriere» La vicenda della GForex e la scomparsa dei 26 milioni di euro appartenenti a 400 investitori italiani erano stati oggetto di un' inchiesta del Corriere della Sera (nel riquadro la pagina del primo articolo) uscita a partire dal 9 dicembre del 2011. I rapporti tra Claudio Di Fonzo e Mahmood Riaz sono finiti in Procura e nei giorni scorsi sono scattate le manette per il gestore italiano. L' accusa anche per Riaz (che però non è in territorio italiano) è bancarotta fraudolenta
Sideri Massimo

giovedì 27 settembre 2012

finalmente arrestati!



http://affaritaliani.libero.it/milano/gforex-arrestati-i-veritici-per-bancarotta-fraudolenta250912.html

GForex, arrestati i vertici per bancarotta fraudolenta

Martedì, 25 settembre 2012 - 12:51:00
Arrestati Claudio Di Fonzo, fondatore e presidente della GForex, società di intermediazione valutaria dichiarata fallita l'anno scorso, e il consigliere del cda Mahmood Riaz. Sono accusati di bancarotta fraudolenta, per aver distratto fondi per oltre 36 milioni di dollari dal patrimonio della GForex, operante quale intermediario in cambi in mercati esteri non regolamentati. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari Luigi Varanelli su richiesta dei pubblici ministeri Roberto Pellicano ed Elisa Moretti.
Le indagini della guardia di finanza hanno permesso di ricostruire un articolato meccanismo fraudolento, finalizzato alla raccolta del risparmio da numerosi clienti, collocati su tutto il territorio nazionale, attraverso la sottoscrizione di contratti di gestione in cambi e il conseguente conferimento delle somme di denaro da investire nel mercato dello scambio valute. I risparmi raccolti dalla clientela venivano fatti successivamente transitare su piattaforme informatiche messe a disposizione da broker esteri, da cui poi il denaro sarebbe stato distratto a favore dei due indagati. A quanto trapela, delle centinaia di risparmiatori frodati, solo in due o tre hanno sporto denuncia.

lunedì 10 settembre 2012

Claudio Di Fonzo,Mahmood Riaz...la truffa continua...





http://www.thenational.ae/news/uae-news/investors-to-sue-over-their-lost-life-savings#



AI // A local businessman has been accused of embezzling US$36 million (Dh132.2m) by a group of investors planning a class-action lawsuit in Italy.

The case is a complex financial puzzle that stretches from the British Virgin Islands through Europe to the UAE. The Italian investors do not know what happened, only that they lost their life savings.
"I feel that it won't come back, this money," said Paolo Pasquini, 44, a father from Tuscany who lost €50,000 (Dh230,000). "Nobody will help us."
The money was gathered from about 400 investors by Gforex, a company based in Milan before it went into bankruptcy.
The owner of Gforex, Claudio di Fonzo, said he sent the money to a brokerage account that he opened with MR, a Pakistani businessman based in Dubai, to trade on the foreign-exchange market.
"You give money to these companies in a way that you can buy and sell foreign-exchange transactions," Mr di Fonzo said. "You buy euro, you sell dollars. You try to gain."
He claimed MR siphoned money from the account and blocked his access to the trading platform.
MR's lawyer in Italy, Matteo Cornali, denied the allegation, blaming the Gforex bankruptcy on mismanagement.
"My client believes that Gforex has issued false statements to their investors, committed fraud in their bookkeeping and misinformed the Italian regulator," Mr Cornali said.
Reached by phone, MR said he was out of the country, had nothing to say and hung up.
The investors are caught in the middle of the accusations and counter-accusations.
"We are families, many of us," said Maria Bietolini, 51, a communications consultant from Milan who lost €70,000. "I'm working but many of the investors are retired people … they feel humiliated."
The Italians have split into groups seeking different solutions. Those organising the class action say they are suspicious of Gforex's role and want to sue Mr di Fonzo as well.
He says the story began in 2008, when he visited Dubai and met MR, with whom he decided to open a foreign-exchange trading account.
The Pakistani businessman's local company, GTL Trading, is licensed by the Dubai Multi Commodities Centre. But Mr di Fonzo said the account opened was with another of MR's companies, operating out of Switzerland.
In 2009, MR bought a third of Gforex, Mr di Fonzo said, but a year later the Pakistani businessman mentioned financial problems.
Mr di Fonzo said he asked for Gforex's money back and eventually received "some hundreds of thousands of euros".
"When you open an account with a broker your money is supposed to be segregated and you make operations with this money on the market," Mr di Fonzo said.
"We did this. We did not lose this money with our operations."
Gforex last met MR in spring last year, he said. "We were really at the end of our company business because we had to give back moneys to customers," Mr di Fonzo said.
"We had a final meeting in which we were saying, OK, we need to give our money back. And he was proposing to us what we believe was a big Ponzi scheme."
Gforex went into liquidation soon after.
Mr Cornali tells a different story. He said MR worked closely with Gforex through a British Virgin Islands company called Global Tradewaves.
Global Tradewaves "did suffer market instabilities" in 2010, Mr Cornali said.
But at that point, MR and Mr di Fonzo signed an agreement saying any money Global Tradewaves owed Gforex had been converted into a $20m loan, which GTL Trading in Dubai guaranteed.
Mr Cornali said Global Tradewaves repaid some money but the company had been unable to repay the full amount because the agreement needed to be clarified.
Gforex has not responded to attempts to renegotiate, he said.
A financial regulator based in the US said the international nature of the case will make it hard to resolve.
"You look at the finance sector, there's no such thing as a geographical boundary any more," said Joe Borg, chair of the international committee at the North American Securities Administrators Association.
"Unfortunately, when it comes to laws and prosecutions it's all local."
Some of the investors say they feel desperate. VL, 53, a journalist from Sicily, lost hundreds of thousands of euros invested in Gforex.
"[It was] the savings of three generations," he said. "My father, my mother, my granny, my whole family."
Others feel helpless. "We are very sad, believe me, because you know how life is hard," said Rita La Rocca, a housewife from Sicily whose family lost more than €100,000. "We hope and that's it."